#Day374 when again, sleep into the wild, wake up before the sun rises and do that terrible bridge. Oh with getting two flat tires in less then 10km.
Le partenze all’alba sono le mie preferite. E non é una sottile battuta. Ti permettono di evitare il caldo e il traffico. Dopo una notte nello stesso boschetto dell’andata, si approfitta del bagno della stazione di servizio e mi faccio ingannare da una vera macchina per il caffé e dalla signora che mi propone due alternative: espresso o caffé con leche. Che domande, espresso. Ma farsi delle domande alle volte aiuta, specialmente a evitare l’espresso cubano, che é più zucchero che bevanda. Avrei dovuto sospettare che la pronuncia corretta di ‘leche’ era un indizio della sua nazionalità. Si riparte a pedalare e sul lunghissimo rettilineo costellato di cartelli che avvisano dell’attraversamento stradale di coccodrilli, la bici diventa più pesante. Ho bucato. Fermati, posa la bici, togli la ruota trova il buco, aggiusta il buco, rimetti la ruota, riparti. Dieci km dopo, forse meno, la mia bici fa il bis. Ho ribucato. Fermati, posa la bici, togli la ruota trova il buco, aggiusta il buco, rimetti la ruota, riparti. Tutto questo senza che una macchina si sia fermata a vedere se c’era bisogno di aiuto. Almeno non han tentato di uccidermi, suppongo.

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